\paperw8895 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 Conquistato il Nord-Africa (il 15 maggio era avvenuta in Tunisia la capitolazione italo-tedesca), gli stati maggiori alleati con
siderarono utile diversione, nel quadro strategico mediterraneo, la conquista della Sicilia. Nella notte dal 9 al 10 luglio 1943, infatti, fu sferrato lÆattacco anfibio contro la maggiore isola italiana, che in breve cadde nelle mani degli Anglo-American
i (17 agosto). Con questo, la crisi politica e militare italiana entrava nel suo logico epilogo, con la caduta del fascismo. Il 25 luglio Mussolini fu congedato dal re Vittorio Emanuele III e arrestato; ci≥ ebbe il suo peso nella convocazione della prima
conferenza di Quebec (17-24 agosto 1943) e sulle sue decisioni che si concretarono nel piano dÆinvasione dellÆItalia che doveva determinare il collasso militare, impegnando nel contempo numerose divisioni tedesche a sud delle Alpi, mentre veniva assicur
ato il possesso di aeroporti dai quali battere con facilitα la Germania e la Penisola Balcanica. Alla caduta del fascismo seguirono difficili trattative del nuovo governo Badoglio con gli Alleati, che portarono, con la firma dellÆarmistizio di Cassibile
(3 settembre), a una resa incondizionata, allÆabbandono italiano del Tripartito. LÆ8 settembre, con lÆannuncio dellÆarmistizio, tutte le vecchie e nuove forze germaniche, calate in Italia successivamente al 26 luglio, occuparono contemporaneamente la pen
isola e fronteggiarono validamente lo sbarco effettuato lo stesso giorno dagli Alleati a Salerno. Con la disgregazione delle superstiti forze armate italiane, si ebbe anche lÆoccupazione tedesca della capitale, abbandonata dal re e dal governo che a Brin
disi presero contatto con gli Alleati, a fianco dei quali, il 13 ottobre, lÆItalia entr≥ in guerra contro la Germania, mentre i nazisti installavano poco dopo sotto il loro effettivo controllo il governo della Repubblica sociale italiana. Le circostanze
meteorologiche, insieme con le difficoltα di un sistema montano come lÆAppennino, contribuirono, infine, a sbarrare agli Anglo-Americani il passo sulla linea Gustav. Con lÆimpiego di ingenti mezzi, il fronte tedesco di resistenza, infine, fu spezzato; i
tedeschi riuscirono tuttavia ad attuare tempestivamente la ritirata, con combattimenti di rallentamento e con lÆaiuto del terreno favorevole, fino a raggiungere la Linea Gotica. Il 10 settembre 1944 tentarono invano di espugnare la ôGoticaö per irrompere
nella valle del Po. Ancora una volta il terreno e la tenace resistenza tedesca frustrarono i disegni degli Alleati, peraltro sostenuti dal movimento di Resistenza. Ma dopo il fallimento dellÆoffensiva delle Ardenne (16 dicembre 1944 - 30 gennaio 1945),
lÆaccentuarsi della crisi morale tra le file tedesche si ripercosse anche sul fronte italiano dove lÆesercito germanico, tra il 9 e il 24 aprile, fu, pi∙ che sconfitto, disintegrato.